Salario minimo: via libera definitivo dal Consiglio dell’UE

 In Lavoro

Arriva il via libera definitivo del Consiglio dell’UE alla direttiva sul salario minimo legale che si pone l’obbiettivo di garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose ai lavoratori europei. Gli stati membri avranno 2 anni di tempo per recepirla nei rispettivi ordinamenti nazionali.

La direttiva, in particolare, stabilisce procedure per l’adeguatezza dei salari minimi legali, promuove la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari e migliora l’accesso effettivo alla tutela garantita dal salario minimo per i lavoratori che hanno diritto a un salario minimo a norma del diritto nazionale.

Definizione di un quadro procedurale – Agli Stati membri in cui sono previsti salari minimi legali è chiesto di istituire un quadro procedurale per fissare e aggiornare tali salari minimi secondo una serie di criteri chiari.
Allo scopo, i salari minimi legali saranno aggiornati almeno ogni due anni (o al massimo ogni quattro anni per i paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica). Sul punto, tuttavia, la direttiva non prescrive un livello di salario minimo specifico che gli Stati membri devono raggiungere.

Promozione della contrattazione collettiva – Posto che tra gli obiettivi della direttiva vi è anche quello di aumentare il numero di lavoratori coperti dalla contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari, i paesi membri vengono invitati a promuovere la capacità delle parti sociali di partecipare alla contrattazione collettiva. Ad esempio, laddove il tasso di copertura della contrattazione collettiva dovesse essere inferiore a una soglia dell’80%, gli Stati membri dovrebbero stabilire un piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva. Il piano d’azione dovrebbe definire una tempistica chiara e misure specifiche per aumentare progressivamente il tasso di copertura della contrattazione collettiva.

Accesso effettivo alla tutela garantita dal salario minimo – Il testo prevede che gli Stati membri adottino misure volte a migliorare l’accesso effettivo dei lavoratori alla tutela garantita dal salario minimo legale. Le misure necessarie a tal fine comprendono controlli da parte degli ispettorati del lavoro, informazioni facilmente accessibili sulla tutela garantita dal salario minimo e lo sviluppo delle capacità delle autorità responsabili dell’applicazione della legge di prendere provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro non conformi.

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